E’ andata come il presidente Angelo Di Matteo e i vari sindaci speravano questa mattina, durante la seconda udienza fallimentare. Il giudice Flavio Conciatori ha di fatto accettato il piano di risanamento a cui CdA e sindaci hanno lavorato negli ultimi tre anni (e che è stato presentato ieri in conferenza stampa) e rimandato l’udienza al prossimo 13 febbraio per le conclusioni finali. Da questo momento, chi vorrà opporsi (leggi Aia) avrà 30 giorni di tempo per farlo. “Il 90% dei creditori ha però accettato il nostro piano – ha spiegato al termine il presidente Angelo Di Matteo – Il piano di risanamento aziendale di Cirsu SpA detta linee strategiche chiare per il rilancio del Polo pubblico di Grasciano a servizio della Provincia di Teramo e della Regione Abruzzo e si dimostra un progetto industriale che, associato ad un programma di ristrutturazione del debito, è capace di dare risposte ai creditori e alle vertenze occupazionali scaturite dal fallimento di Sogesa”. Fuori dal tribunale è invece scoppiata la protesta (pacifica) dei lavoratori Sogesa, che vogliono garanzie sul riassorbimento dei 53 operai e che avrebbero preferito fosse accettata la proposta di Aia SpA (riconducibile all’imprenditore Di Zio).