La lettera è indirizzata al Papa, al ministero della Salute e a vari enti religiosi e ministeriali. “E’ con profonda sobrietà”, si legge, “umiltà e fede che Vi scrivo dalla stanza n. 20 del reparto di pneumologia del 10° piano del monoblocco dell’ospedale Civile di Padova, dove sono ricoverato dal pomeriggio di martedì 12 novembre 2013 – Area omogenea di pneumologia diretto dalla Prof.ssa Marina Saetta e la mia cartella clinica è seguita dalla Specialista Dott.ssa Elisabetta Balestro su indicazione del Prof. e Chirurgo Federico Rea di sollecito del Prof. Stefano Gasparini (direttore della Pneumologia degli Ospedali Riuniti di Ancona – Marche) visto l’aspetto ingravescente della mia malattia.Sono all’ospedale di Padova per una forte riacutizzazione della mia patologia polmonare (…polmonite in organizzazione con evoluzione fibrosante di derivazione idiopatica…) e poter far rivalutare il mio inserimento in lista trapianti, visto e considerato che nel luglio dello scorso 2012 si è soprasseduto alla valutazione per l’inserimento vista la ridefinizione del tipo di pneumopatia interstiziale, la sua eventuale stazionarietà e perché l’equipe della specialista Dott.ssa Elisabetta Balestro ha ritenuto buone le mie condizioni fisiche.Sono qui a scriverVi per poter contare su un Vostro sinergico e coeso intervento concreto e risolutivo affinché io possa realizzare e concludere, ora che serve, la check-list per l’inserimento in lista trapianto polmoni che poi verrà seguita-eseguita dalla chirurgica toracica dell’equipe del Prof. Federico Rea”.