Teramo, dal Governo 500mila euro per i lavori nelle scuole

comuneTeramo. È di 532mila euro la cifra che il Comune di Teramo vedrà giungere nelle casse di Palazzo di Città grazie ai progetti presentati dall’amministrazione teramana nel quadro del “Decreto del Fare” finalizzati alla realizzazione di interventi urgenti per le scuole.

Classificatosi al primo posto in Abruzzo, il Comune aprutino potrà dunque contare su un finanziamento di 195mila euro finalizzato alla realizzazione di  interventi su tutte le scuole del territorio nelle quali è presente l’amianto, per la rimozione dello stesso. L’importo di 337mila euro, invece, sarà utilizzato per la messa a norma e in sicurezza della Scuola elementare Noè Lucidi.

“Il risultato – si legge in una nota – premia l’impegno del sindaco Brucchi che, in considerazione dei tempi brevi dettati dal Governo per accedere agli stessi, aveva anticipato il rientro dalle ferie per predisporre, assieme agli assessori competenti e agli uffici comunali entro il 15 settembre scorso progetti immediatamente cantierabili; la Regione Abruzzo ha poi trasmesso gli stessi al Governo”.

Il Comune dovrà affidare i lavori entro il 28 febbraio 2014. “Siamo lieti di aver ottenuto, con un evidente premio anche alla qualità dei progetti, il riconoscimento da parte della Regione e del Governo – è il commento di Maurizio Brucchi -. Sono stanziamenti importanti che consentiranno, intanto, di rimuovere l’amianto dagli edifici scolastici e di intervenire sulla Noè Lucidi, per la quale i lavori si rendono necessari”.

Il Comune di Teramo negli ultimi anni ha impiegato oltre 6 milioni di euro per adeguamento sismico e prevenzione incendi delle scuole del territorio. “Abbiamo adeguato diverse scuole – elenca il primo cittadino – quali la Zippilli, la Michelessi, la San Giovanni XXIII di San Nicolò; stiamo adeguando la San Giuseppe e la media di Villa Vomano e sono pronti interventi per la San Giorgio. Il Bilancio che sarà approvato nella prossima seduta del Consiglio Comunale, sebbene condizionato dai tagli imposti dalla contingenza economica, ha invece confermato l’attenzione per le scuole e il sociale, ambiti che l’amministrazione ritiene primari nella propria attività”.

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