Spoltore Polo della birra artigianale: corsi e festival per un nuovo orgoglio abruzzese

birraleardiSpoltore. Ben tre, nonostante la ridotta estensione, i birrifici presenti nel territorio: numeri più che sufficienti per candidare Spoltore a polo della birra artigianale. Almond, Leardi e Desmond nell’olimpo gastronomico abruzzese.

Se l’Abruzzo è inconfutabilmente terra di grandi vini, dalle colline pescaresi potrebbe nascere il filone delle grandi birre. Spoltore diventa Polo della birra artigianale, grazie ai tre birrifici presenti sul territorio che, per qualità e gusto, stanno entrando di diritto nell’elenco dei grandi nomi della gastronomia regionale, accanto ai vini e alle prelibatezze culinarie. I nomi sono quelli di Leardi, Desmond e Almond, protagonisti del progetto avviato e presentato oggi dall’amministrazione comunale per rilanciare l’economia e il turismo locali attraverso la valorizzazione e la promozione del nuovo prodotto di eccellenza del luogo.

La qualità dei birrifici spoltoresi è riconosciuta a livello nazionale dalle più prestigiose riviste specializzate e dalla critica del settore, per questo al lancio del polo sono presenti nella sala consiliare del Comune Giovanni Angelucci, curatore Guida Birre Artigianali per l’Abruzzo di Slow Food Editore, Alessandro Bocchetti, giornalista Gambero Rosso e Francesca Verrigni e Francesco Valentini, pezzi da novanta della pasta e del vino d’Abruzzo.

Dare alla città una nuova, caratteristica vocazione è l’idea di fondo del Polo: “Saper sfruttare le potenzialità del proprio territorio è il modo giusto per far ripartire l’economia  – afferma il sindaco Di Lorito, “i nostri produttori lo hanno capito, utilizzando le materie prime in maniera adeguata e puntando sulla qualità delle loro produzioni”. Non solo buone intenzioni, ma un progetto ben delineato: “Abbiamo un percorso strutturato in più passaggi”, spiega l’assessore alle Attività produttive Chiara Trulli, “con corsi di formazione a partire da novembre, e un Festival  dedicato, inteso come un contenitore di eventi culturali e ricreativi di grande spessore, incentrati sulla produzione della birra, sulle sue tradizioni e sul mondo della cucina ad essa correlata”. La coordinazione scientifica e didattica dei corsi in programma sarà affidata a Jurij Ferri, produttore della Almond’22, che nel corso di tanti viaggi da birraio ha fatto propri “i molteplici aspetti di un mondo complesso, affascinante e in continua evoluzione”. La sua determinazione si pone come ossatura della La coordinazione scientifica e didattica dei corsi in programma sarà affidata a Jurij Ferri, produttore della Almond’22, che nel corso di tanti viaggi da birraio ha fatto propri “i molteplici aspetti di un mondo complesso, affascinante e in continua evoluzione”. La sua determinazione si pone come ossatura della nuova scommessa: “Il polo della birra diverrà una delle massime espressioni di una bevanda antica e nobile”.

 

Daniele Galli


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