Un ulteriore dimostrazione che, sulle rive dei fiumi, i percorsi ciclabili servono anche per la tutela del territorio, ma sorprende il fatto che nessuna autorità competente intervenga per bonificare i siti dopo le numerose denunce, anche da parte del nostro giornale, che si susseguono da oltre due anni.
Ma sembra che il fiume che attraversa Teramo per poi, attraverso l’omonima vallata, sfociare nell’Adriatico tra Roseto degli Abruzzi e Giulianova, sia costellato da discariche, vecchie e nuove, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare sulla qualità delle acque e sui materiali che si riversano a valle.
L’ennesimo grido di allarme per una situazione ambientale che si protrae da anni. Sarà un ulteriore segnalazione persa nel vuoto o, finalmente, qualcuno interverrà?
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