Proprio il fatto che nidifica in questo periodo lungo le spiagge sabbiose sta comportando una riduzione preoccupante del numero di esemplari mettendo a rischio la sopravvivenza di questa popolazione. È’ lo stesso periodo, infatti, durante il quale, da ormai venti anni, i comuni e i concessionari usano ruspe o mezzi meccanizzati di grandi dimensioni per la pulizia degli arenili. Situazione che non consente di scorgere l’eventuale presenza di nidi, di uccelli in cova o di uova. A partire dal Parco marino, allora, allargandosi anche alla Riserva Naturale del Borsacchio e anche fuori dalle aree protette, si inizierà un lavoro di censimento, osservazione e sorveglianza effettuate principalmente da parte delle Guide del Cerrano ma con il supporto anche di tutti i volontari che si vogliono cimentare in questa nuova esperienza. Tutto ciò di cui c’è bisogno è solo un binocolo e amore per la natura.
“Si tratta di una delle tante iniziative che abbiamo attivato per la salvaguardia dell’importante ambiente delle dune e delle pinete del nostro parco – dichiara Benigno D’Orazio, presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano – e si sposa al processo di caratterizzazione ambientale degli stabilimenti balneari che è partito, con le tre concessioni di Pineto e Silvi che hanno aderito per prime, proprio la scorsa settimana”.
Il progetto SalvaFratino 2013 prenderà il via il prossimo venerdì 8 febbraio alle 14,30 a Silvi presso la concessione balneare data in gestione al parco marino, denominata Capodoglio Beach in ricordo dello spiaggiamento della balena avvenuto in quel punto negli anni 80, che si trova sul lato nord di Parco Caduti di Nassiriya (via Garibaldi, 198 a Silvi). In questo primo incontro esperti dell’Area Marina Protetta e della SOA daranno tutte le informazioni utili a operare nella massima certezza che i Fratini avvistati vengano identificati, segnalati e protetti, senza creare disturbi all’attività di nidificazione.
La prima fase del progetto si allarga tra l’altro all’intera costa abruzzese e fino alle Marche, con la collaborazione del WWF e delle Riserve Naturali di Punta Aderci e della Lecceta di Torino di Sangro e della Riserva Naturale della Sentina a San benedetto del Tronto, con un concorso fotografico volto ad identificare il numero e la serie degli anelli che alcuni esemplari portano alla zampa a scopo di studio e ricerca scientifica per capire meglio il comportamento di questa e di altre specie di uccelli.
In palio per il concorso fotografico che si svolge tra l’8 e il 17 febbraio ci sono vari premi utili a chi è appassionato di natura e si avvicina al mondo del birdwatching.