Una decisione che non è piaciuta all’associazione dei consumatori Robin Hood, quella presa da Edison energia che avrebbe applicato la sospensione delle bollette in tutti i Comuni del cratere, senza tener conto delle famiglie effettivamente oggetto di ordinanze di sgombero.
A seguito delle scosse sismiche dello scorso anno, infatti, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) aveva disposto la sospensione dei termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e gas emesse o da emettere per i Comuni colpiti dal sisma, mentre, per le città di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto la disposizione riguardava solo i clientiche dichiaravano l’inagibilità delle proprie case, studi professionali o aziende interessate dai danni.
“A differenza di altri gestori”, ha detto il presidente dell’associazione Robin Hood, Pasquale Di Ferdinando, “l’Edison ha applicato la sospensione dei termini a tutti i clienti del comune di Teramo creando non pochi disagi a quanti, rimasti nelle loro abitazioni e non avendo subito l’ordinanza di sgombero, avrebbero voluto ricevere le fatture mensilmente. E, nonostante i reclami, le segnalazioni, la società sta continuando ad adottare la linea intrapresa, non tenendo conto delle sollecitazioni che già gli abbiamo sottoposto”.
L’associazione, dunque, provvederà a segnalare la circostanza sia all’Autorità Aeegsi che all’Antitrust. Inoltre ricorda a tutti i cittadini interessati dal lungo balck out dello scorso anno, che è ancora possibile richiedere, entro il 31 dicembre, il rimborso aggiuntivo a Enel distribuzione, nel caso in cui siano stati oggetto della mancanza di luce per oltre tre giorni e mezzo.