Fiorenzo Polisini è stato confermato alla guida del Collegio Costruttori ANIEM Teramo per altri tre anni. La sua elezione è avvenuta all’unanimità nella seduta di lunedì sera in cui si è insediato anche il nuovo Consiglio Direttivo, eletto lo scorso giovedì. Il presidente sarà affiancato dai due vice presidenti nominati, Filippo Di Antonio e Maria Savini, e dagli altri membri del nuovo Consiglio Direttivo: Bollettini Simone, Di Carlantonio Ernesto, Di Franco Lorenzo, Di Gennaro Domenico, Di Giammarco Tonino, Di Giuseppe Federico, Di Michele Gaetano, Fracassa Andrea, Marcozzi Enzo, Partiti Franco, Savini Alessandro e Sforza Franco.
Polisini, nel ringraziare i colleghi per la fiducia, ci tiene a sottolineare che “il direttivo formato e che lavorerà per i prossimi tre anni è stato definito al nostro interno esecutivo, non uno ma quindici presidenti, con tante deleghe a seconda delle problematiche e delle rispettive competenze, tutti devono dare il proprio contributo per il bene delle imprese associate e per il territorio che rappresentiamo. Riportare l’edilizia ad essere il motore trainante della nostra economia territoriale è una delle priorità che bisogna perseguire con il massimo impegno, dobbiamo fare sì che l’impresa edile trovi la giusta collocazione riportando il settore a recuperare mercato e competitività”.
Tra le linee guida del programma, oltre alla ricostruzione post sisma, la vigilanza sugli effetti dell’applicazione del Nuovo Codice degli Appalti, sensibilizzare le Stazioni Appaltanti su sistemi di gara più efficacemente selettivi e trasparenti, consolidare i rapporti con le Amministrazioni locali, maggiore sinergia con gli ordini professionali, sollecitare interventi e finanziamenti sul dissesto idrogeologico, continuare ad investire sulla formazione e sulla sicurezza. “Su questa linea – conclude Polisini – intendiamo consolidare la nostra politica associativa, rappresentando alle istituzioni locali ed ai sindacati le nostre idee per creare le condizioni favorevoli per il rilancio di un settore strategico che, com’è noto, rappresenta il volano della nostra economia”.