Si era finto minorenne, conquistando la sua fiducia, spingendola a mandare video e minacciandola di diffonderli su internet. Al termine di un’accurata indagine gli agenti della polizia postale di Teramo, facenti parte del compartimento di Pescara, sono arrivati a far arrestare un 20enne della provincia di Sondrio per produzione di materiale pedopornografico e violenza privata nei confronti di una ragazzina di 13 anni, residente sulla costa teramana (a sua tutela omettiamo la città).
Il giovane è finito in carcere su ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del pm della DDA dell’Aquila Roberta D’Avolio.
Il ventenne, secondo l’accusa, sarebbe entrato in contatto con la giovanissima su Chatroulette, sito che mette in contatto persone da tutto il mondo. Si è finto 15enne ed è riuscito ad averne ben presto la fiducia e a spostare la conversazione su altre piattaforme per avere audio e video.
Soggiogandola alla sua volontà in pochissimi giorni, il 20enne (generalità non fornite) si sarebbe fatto inviare dalla ragazzina alcuni video osé, minacciandola di diffonderli in rete quando la 13enne o una sua amica che era venuta a conoscenza della situazione, protestavano.
L’intervento dei genitori e l’attività investigativa svolta in un brevissimo tempo con il contributo del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Lombardia” e della Squadra Mobile della Questura di Sondrio, hanno posto fine al comportamento del ventenne.
Le indagini sono state coordinate dal Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete internet.