Il Comitato di quartiere di Colleatterrato Alto denuncia l’esclusione del quartiere e delle famiglie residenti dal servizio internet a banda larga.
Dalla primavera sono in corso i lavori da parte della TIM per portare la linea internet ultraveloce in varie zone del comune di Teramo e, nel vedere i lavori che hanno interessato Colleatterrato Basso, i cittadini erano convinti che anche nel quartiere potesse avere a breve questo nuovo servizio.
“Purtroppo – denuncia il Comitato – siamo rimasti increduli quando a luglio è stata attivata la linea fibra a Colleatterrato Basso e qui da noi nulla. Abbiamo iniziato a chiedere ai tecnici Tim, ci siamo rivolti anche all’assessore Franco Fracassa, che ringraziamo per la sua disponibilità, e le risposte sono state che portare la linea qui nel nostro quartiere era antieconomico per la Tim. Ma a 100mt dal nostro quartiere si naviga a quasi 200 MB e noi navighiamo al massimo a 4 mega. Poi a fine settembre arrivava la notizia, da parte del Sindaco Maurizio Brucchi, che la ditta OPENFIBER avrebbe iniziato a febbraio prossimo i suoi lavori per portare il servizio della fibra nelle cosidette aree bianche, ovvero le zone antieconomiche, e li abbiamo ripreso la speranza di avere questo servizio se pur dovevamo ancora aspettare fino alla fine del 2018. Purtroppo dall’analisi del bando vinto da Openfiber si accertava che la zona denominata “Colleatterrato Alto”, inclusa tra le aree bianche, è solo quella del vecchio paese di Colleatterrato Alto (circa 100 abitazioni di cui saranno coperte solo il 65%) mentre la zona maggiormente abitata di via Spataro è esclusa da questo bando”.
“Perciò più di 3000 persone e le relative famiglie rimarranno fuori da questo servizio. Siamo qui a chiedere all’intero Consiglio comunale, alla Giunta comunale e al Sindaco di attivarsi nei confronti della TIM al fine di far includere anche la nostra zona nei lavori della fibra e in caso contrario contattare la ditta Openfiber per verificare la possibilità di coprire con i suoi lavori anche il resto del quartiere”.