Erba incolta, giardini non sistemati, qualche piccolo rattoppo ancora da concludere non hanno, tuttavia, impedito agli studenti di rientrare in classe per cominciare, in un clima comunque più tranquillo rispetto allo scorso anno, nonostante la scossa di ieri, una nuova avventura.
Soddisfazione per il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che questa mattina, durante il tradizionale saluto portato ad alcuni studenti, ha accolto con gioia una targa che gli è stata donata dai genitori della scuola Fornaci-Cona, unica ad essere stata chiusa, e trasferito in tempi record in alcuni locali dell’Istituto Forti.
Un rientro regolare, senza le turbolenze dello scorso anno, è stato constatato anche dal presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino per le scuole superiori, tutte regolarmente aperte oggi, tranne il professionale Marino che riaprirà i battenti lunedì prossimo negli spazi del Milli e dell’Iti.
Ma non si placano le polemiche sulla sicurezza degli edifici visto che sostanzialmente nulla è cambiato dal giugno scorso, se non la consapevolezza degli indici, alcuni dei quali particolarmente bassi, di vulnerabilità. Inoltre non sembra aver trovato riscontro la proposta fatta dal Comitato scuole sicure di far posizionare nelle bacheche delle scuole informazioni chiare circa le verifiche effettuate con la conseguente critica di diversi genitori.
E il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Flavio Bartolini, critica la scelta della sede scelta per il posizionamento dei Musp alla D’Alessandro, dove invece avrebbe dovuto nascere un altro polo scolastico, i tempi non ancora chiari per il loro utilizzo, il numero di studenti che potrà accogliere e lo sperpero di denaro pubblico per la mancata trasparenza e programmazione dell’amministrazione comunale teramana.
E nonostante la presenza della ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, oggi in città per l’inaugurazione del nuovo Osservatorio astronomico di Collurania, che ha ribadito il proprio impegno per la sicurezza delle scuole, ancora non si sa quando questi moduli arriveranno, visto che i tempi dipenderanno ora dalla velocità con cui l’Anac porterà avanti le procedure necessarie.