Il priore già lo scorso inverno era stato costretto ad apporre i cartelli di “acqua non potabile” sulla scorta dei prelievi eseguiti dalla Asl. I fedeli che ogni giorno affollano il santuario della Vergine Maria hanno creduto e sperato che il provvedimento potesse essere solo temporaneo.
Il Santuario della Madonna dello Splendore non è solo un luogo di preghiera, di culto. Ma è anche un luogo di riflessione. In tanti in passato sorseggiava l’acqua e si sedevano sulla panchina che apre al panorama. Purtroppo, nel corso dei mesi le analisi si sono ripetute e mai l’acqua ha presentato parametri al di sotto della norma che ne consentissero la certificazione di potabilità.
Già da qualche tempo sono stati otturati e sigillati i rubinetti da cui i fedeli si approvvigionavano dell’acqua considerata da più di 5 secoli benedetta. In questi luoghi la Madonna apparve a Bertolino, un contadino di Cologna. Dopo l’apparizione, ai piedi della Vergine nacque una sorgente. Eppure per decenni quell’acqua è stata bevuta dai fedeli, e mai un caso di intossicazione.
E’ stata invece riaperta la piccola vasca nella quale viene fatta confluire l’acqua. I pellegrini, molto spesso di buon’ora, raggiungono questi luoghi di pace per bagnarsi anche solo semplicemente i piedi e le mani. Perché la tradizione e la fede sono dure a morire. E per molti quest’acqua, seppur non potabile, resta comunque benedetta.