E’ l’appello di padre Antonio che ha celebrato un breve rito al termine della fiaccolata organizzata nel ricordo del piccolo Elidion, il bimbo di 6 anni di origini albanesi, annegato nei giorni scorsi nelle acque all’altezza del pontile. C’era l’intera comunità del Sacro Cuore di Roseto che si è stretta attorno al dolore dei genitori e dei fratelli di Elidion. In 400 hanno partecipato alla fiaccolata.
Il corteo ha mosso in silenzio i suoi passi da piazza Sacro Cuore, sfilando lungo la nazionale. Un breve pausa sotto la casa della famiglia di Elidion per poi raggiungere il parco Patrizi dove il bimbo era solito giocare con i suoi coetanei. Padre Antonio inizialmente non era d’accordo per la fiaccolata.
“Avevo chiesto il senso di questa iniziativa”, ha sottolineato il sacerdote, “poi però alla domanda di un bimbo perché Dio ha chiuso gli occhi ad Elidion, Perché non gli ha consentito di vivere, ho ritenuto opportuno che la fiaccolata avrebbe potuto darci delle risposte. E chi tra i fedeli ha una risposta da darci, può contattarmi. Non esiste un Dio cattivo”.
Padre Antonio ha poi mostrato una foto di un paio di anni fa di Elidion, scattata dal fratello, mentre giocava in mare proprio nel punto in cui è stato risucchiato dalle onde. Una foto shoccante perché si notano gli schizzi delle onde che formano un viso. E il profilo che appare sembra essere quello di Gesù con la corona di spine in testa, così come l’iconografia classica ce lo ha sempre mostrato.
Una foto che sa oggi di presagio ma di cui ora ne verranno realizzate diverse copie da distribuire ad amici e familiari del bambino scomparso, conservandone il ricordo. La mamma di Elidion per tutta la durata della cerimonia a stento è riuscita a trattenere le lacrime. Il giorno della tragedia Elidion e i fratelli erano andati in spiaggia accompagnati dalla madre. Per lei il ricordo di quella tragedia resterà indelebile.
Ma la comunità rosetana ha mostrato grande affetto nei confronti di questa famiglia. In tanti si sono dati da fare anche per raccogliere dei fondi per aiutare i genitori di Elidion e i fratelli, famiglia umile. Una solidarietà che ha confermato la generosità dei rosetani.