Cinque i territori serviti: Alba Adriatica, Villa Rosa di Martinsicuro, Tortoreto, Corropoli e Colonnella. Ventuno i mesi necessari per ultimare l’opera e rottamare il vecchio impianto, oramai poco rispondente alle crescenti esigenze di depurazione delle acque. Nel suo piccolo rappresenta un traguardo significativo quello celebrato questa mattina nella sala conferenze del Comune di Alba Adriatica, teatro della consegna dei lavori di realizzazione del nuovo impianto finanziato per buona parte dalla Regione attraverso i fondi Par Fsc (e nella misura del 10% dalla Ruzzo Reti).
Il percorso di appalto e consegna dei lavori (che fanno da preambolo all’apertura del cantiere nella zona artigianale di Alba Adriatica, in una zona diversa rispetto alla localizzazione dell’attuale impianto) ha subito dei rallentamenti per via di due ricorsi al Tar. Ora l’ostacolo è stato rimosso e l’opera può definitivamente decollare.
A realizzazione l’impianto sarà l’associazione temporanea d’imprese composta dalla Technologies For Water Service (gruppo Acea) e la Iervelli Costruzioni.
A fare gli onori di casa, in occasione della consegna dei lavori, è stato il sindaco Tonia Piccioni, ovviamente soddisfatta per l’avvio dell’importante opera che rappresenta un elemento non più rinviabile per quanto concerna la tutela dell’ambiente e dei rischi legati alle acque di balneazione. Presenti, nella circostanza, tra gli altri, anche il presidente della Ruzzo Reti Antonio Forlini, ente che si è occupato delle fasi di progettazione e di appalto, che ha parlato di un percorso in parallelo necessario anche per garantire controlli anche nell’ambito dei sistemi fognari cittadini.
La valenza dell’opera, una analoga sta per iniziare anche a Tortoreto, è stata sottolineata negli interventi politici dell’assessore regionale Dino Pepe e del vice-presidente del consiglio regionale Paolo Gatti.
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