L’altra faccia di una vicenda unica nel suo genere, che nella sostanza ha imposto alle società sportive di percorrere sentieri tortuosi per chiudere la stagione agonistica, è rappresentata dal caso della Protezione Civile.
Ebbene. L’ordinanza di chiusura del palazzetto dello sport di via Napoli, sede dei volontari della protezione civile (peraltro già in precedenza oggetto di un’ordinanza di inagibilità), impedisce nella sostanza di poter accedere nei locali e di riflesso di poter prelevare divise, attrezzature, dispositivi di sicurezza, chiavi dei mezzi In poche parole, tutto l’occorrente per poter garantire il proprio supporto operativo in caso di necessità.
Il caso appare decisamente paradossale. Probabilmente nel caso in questione poteva essere ovviato con una comunicazione preventiva. Considerazione, questa, che il presidente del gruppo di volontari, Loredana Cifà ha affidato ad un post su Facebook.
” Non vogliamo puntare il dito contro nessuno”, scrive, “ma solo far presente che una comunicazione andava fatta. Non soltanto alle associazioni sportive, per spostare materiali e attrezzature di proprietà, ma anche e soprattutto alla Protezione Civile con l’obiettivo di preservare l’attività dei volontari h in caso di emergenza potrebbe essere chiamato ad intervenire”.