Questa mattina, infatti, il presidente Valter Catarra, accompagnato dall’assessore provinciale all’Ambiente Francesco Marconi, ha incontrato una delegazione Enel coordinata da Franco Gizzi, responsabile delle relazioni esterne Enel centro sud. Sul tavolo di discussione, la presenza di Enel nel teramano, il piano di investimenti dell’azienda elettrica e la sua organizzazione. Con un occhio ai progetti in cantiere finalizzati allo sviluppo del territorio. “Quella teramana” ha detto Gizzi “è una provincia amica e la nostra collaborazione migliora ogni giorno di più, consentendo di raggiungere risultati sempre nuovi nel campo dell’energia e dell’ambiente”. E la grande attenzione rivolta all’energia pulita, derivante dall’uso di fonti rinnovabili, è testimoniata dai numeri registrati lo scorso anno, quando sono stati attivati 164 mw di energia solare, a fronte di una media italiana che si attesta sugli 80 mw. “Un dato importante” ha proseguito Gizzi “ed un successo che appartiene anzitutto ai cittadini. Oggi abbiamo voluto avviare un confronto sui possimi step, come l’illuminazione pubblica, il fotovoltaico, la mobilità elettrica. Insomma, il filone da seguire è sempre quello rivolto alla tutela dell’ambiente”. Un settore che sin dall’inizio la Provincia ha considerato di primaria importanza, come attesta l’oltre mezzo Kw per abitante prodotto da fotovoltaico. “Sono dati molto soddisfacenti” ha commentato Marconi “ma le idee in cantiere sono ancora tante. Siamo convinti che la green economy sia uno dei pochi sbocchi per un nuovo modello di sviluppo economico”.
L’Enel, dunque, è pronta a scommettere sulla provincia di Teramo e presto saranno avviati degli incontro specifici sul territorio, nel corso dei quali saranno affrontate due problematiche “moderne”. La prima riguarda i pericolo ai quali ogni giorno sono esposti i pescatori. Le più avanzate canne da pesca, infatti, sono in fibra di carbonio, fattore questo che rende molto alto il rischio di elettropulsione. E poi ci sono i cacciatori, quelli sbadati o quelli con una mira poco eccellente, che sempre più spesso colpiscono e danneggiano, con i loro fucili, i cavi elettrici. Con evidenti costi di riparazione.
Marina Serra