Nel primo pomeriggio di ieri, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Teramo diretti dal capitano Pietro Fiano e coordinati dal maggiore Riziero Asci, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, due donne, E.P. 55enne e L.L. 30enne, entrambe di etnia rom ed originarie di Pescara, per concorso in furto aggravato in sette esercizi commerciali di Teramo ed Isola del Gran Sasso d’Italia.
Al termine di complessa attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore Luca Sciarretta, le due donne sono state rintracciate a Tivoli, con la collaborazione dei militari della locale stazione e sono state poi trasferite nel carcere di Rebibbia.
Secondo le indagini le donne avrebbe rubato in sette esercizi commerciali fra cui mercerie, fruttivendoli, enoteche ed una gioielleria. In tutti i casi, le donne, dopo aver distratto il titolare, sarebbero riuscite ad asportare portafogli, borse e marsupi da cui trafugavano denaro contante e tessere bancomat e, in almeno due occasioni, sono stati effettuati anche prelievi fraudolenti.
Nella gioielleria, in particolare, sarebbe stato sottratto un rotolo contenente oggetti di corallo. Il danno complessivo causato dalle arrestate ammonta a circa 25mila euro.
Nei confronti di una delle due donne, inoltre, pendeva già un ordine di carcerazione per l’espiazione di una pena detentiva di sette anni di reclusione, emesso dalla Procura della Repubblica di Avezzano, per cumulo di pena per i reati di furto avvenuti in Atessa (CH), Arcevia (AN) e Aielli (AQ).