I risultati confermano che l’acqua presenta una concentrazione conforme ai valori di parametro relativi alle acque destinate al consumo umano indicati nell’Allegato 1 del D. lgs.2 febbraio 2001 n. 31 e s.m.i.
Non è stato quindi riscontrato alcun superamento dei valori, anche per quanto riguarda l’eventuale presenza di idrocarburi.
“Sono sollevato dal risultato di queste analisi – ha sottolineato il primo cittadino, Pietro Quaresimale – adesso però vogliamo chiarezza su quanto era accaduto nei giorni precedenti e soprattutto la tempistica della definitiva messa in sicurezza dei laboratori del Gran Sasso attraverso controlli costanti anche da parte dell’acquedotto del Ruzzo, con una comunicazione costante e trasparente dei risultati a tutte le comunità locali del territorio”.
In attesa di una definizione complessiva della questione, però, c’è la certezza che si può utilizzare per fini umani l’acqua che esce dai rubinetti delle abitazioni del territorio farnese.
“Per precauzione avevamo deciso, come amministrazione – ha concluso il sindaco Quaresimale – di non utilizzare l’acqua dei rubinetti negli asili e nelle mense scolastiche. Adesso posso dire a tutti i cittadini che torniamo a una situazione di tranquillità, anche se manterrò comunque alta la mia attenzione a difesa del benessere di tutti”.