A lanciare l’allarme è la Coldiretti Teramo che, pur segnalando una tendenza al ribasso dei prodotti ortofrutticoli del 2,4 per cento, evidenzia come l’aumento della spesa energetica contribuisca a sottopagare i prodotti di campagna.
“Anche per effetto delle riduzioni fatte segnare nei listini per molti prodotti, gli alimentari complessivamente” spiega la Coldiretti “contribuiscono a frenare l’inflazione con aumenti dello 0,3 per cento rispetto al mese scorso e del 2,8 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno”. Ma, oltre a ridurre il potere di acquisto dei cittadini, l’aumento della benzina fa dilatare anche i costi delle imprese agricole. “Il costo dell’energia” continua la Coldiretti “si riflette infatti su tutta la filiera e riguarda le attività agricole, ma anche la trasformazione e la conservazione degli alimenti”.
Tra gli alimentari che sono soggetti ad un aumento dei prezzi ci sono in particolare il pane e la pasta che crescono su mensile dello 0,3 per cento e su base annua rispettivamente del 2,7 per cento e del 2,4 per cento. Aumentano anche i prezzi del caffè (+0,6 per cento, +12,8 per cento rispetto a marzo 2011) e dello zucchero (+0,3 per cento, +12,5 per cento su base annua). E si segnala anche il leggero rialzo congiunturale del prezzo del vino (+0,5 per cento), in crescita su base annua del 3,5 per cento, e l’aumento congiunturale dello 0,8 per cento dei prezzi della frutta fresca, in diminuzione però in termini tendenziali del 3,8 per cento.