“Non possiamo più tollerare questo scempio” commenta il presidente dell’Associazione Piero Chiarini. Quell’opera di consolidamento non poteva essere realizzata in quel modo. Continueremo ad opporci con tutte le nostre forze e continueremo a didendere il Teatro”. Il nodo della discussione oggi ruota attorno allo spostamento dei reperti, ma Chiarini avverte: “Da lì non si muveranno! Siamo convinti che una volta spostati, potremo dire addio al recupero. E questo è impensabile”.