L’azienda ha scelto in questo modo di assicurarsi procedure che consentono di agire tempestivamente per scongiurare il deperimento e la conseguente perdita dei prodotti soggetti a conservazione, garantendo quindi un alto grado di sicurezza e la possibilità di agire in modo efficiente, in quanto mirato, evitando inutili perdite di tempo ed impiego superfluo di risorse umane.
“Il giudizio di adeguatezza e sicurezza nella conservazione del sangue, degli emocomponenti e dei diagnostici – si legge in una nota – passa attraverso la possibilità di tracciare le temperature di conservazione degli stessi eliminando così ogni rischio derivante dall’utilizzo di prodotti non correttamente conservati. L’elevato numero di apparecchiature (frigoriferi, congelatori e frigoemoteche) che fanno capo al S.I.M.T. (Servizio di Immunologia e Medicina Trasfusionale) della ASL di Teramo e ospitate sia all’interno del servizio che nelle unità operative complesse chirurgiche e i servizi di pronto soccorso, anche periferici, ha suggerito l’acquisizione di un sistema sicuro ed efficace di monitoraggio computerizzato delle temperature. L’organizzazione in turni di guardia di 24 ore degli operatori trasfusionali garantisce la presenza continuativa di personale all’interno del S.I.M.T. dell’ospedale di Teramo permettendo di effettuare un controllo centralizzato dello stato di tutte le tecnologie. Inoltre la caratteristica di modularità del sistema implementato fa sì che l’estensione dello stesso in altre strutture aziendali sia facilmente attuabile e con costi in proporzione notevolmente inferiori rispetto a quanto già realizzato”.
“Sono grato al direttore del S.I.M.T., Gabriella Lucidi Pressanti – ha commentato il direttore generale della Asl, Giustino Varrassi – e al Fisico sanitario Giovanni Orlandi per il lavoro svolto. Lavoro che ci permette di descrivere ancor meglio il nostro profilo, ormai chiaramente definito, di efficienza e modernità in diverse attività, soprattutto quelle su cui si lavora ex novo”.