Nel corso della riunione in Prefettura, presieduta dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso e dal Prefetto di Teramo, l’ARTA ha comunicato i risultati dei sei campioni d’acqua prelevati in vari punti delle condotte che portano acqua fino alla costa, riferendo che “…in base alle analisi effettuate i campioni in esame sono conformi alla normativa vigente”.
In ragione di tale comunicazione l’ASL ha informato che “…si revoca la disposizione e l’acqua può essere destinata ad uso potabile. Continuerà il monitoraggio con esecuzione dei prelievi in rete ed alle opere di captazione…”.
Dopo l’allarme scattato ieri l’acqua torna dunque potabile. Almeno sulla carta. Dopo la comunicazione di ieri e le corse frenetiche nei supermercati, davvero tutti si fideranno delle comunicazioni ufficiali?
Sarebbero insomma rientrato nella norma i valori che ieri, intorno ad ora di pranzo, avevano portato invece a bloccare la potabilità per sapore ed odore della risorsa idrica.
Si parla di un solvente finito in una delle vasche sotto il Gran Sasso da cui si esegue la captazione, vasca svuotata con nuove analisi eseguite nel corso della serata che hanno dato esito positivo. I prelievi vengono eseguiti tutti i giorni.