I carabinieri della stazione di Campli, dopo accurate indagini, hanno denunciato due siciliani di Noto, G.D.G. di 38 anni e G.F. di 23 23, con l’accusa di truffa aggravata in concorso ed estorsione. Nello specifico si tratta della cosiddetta truffa dello specchietto, trappola nella quale nell’ultimo periodo sono finite cinque diverse persone della zona. Il sistema utilizzato dai due, che si muovevano a bordo di un’Alfa 147 di colore grigio, era abbastanza collaudato. Al passaggio in auto della vittima, i due truffatori simulavano un botto e poi inseguivano l’automobilista facendo vedere lo specchietto rotto. Da lì nasceva una trattativa, e alla fine l’ignara vittima versava loro una somma tra i 50 e i 100 euro. I due sono stati denunciati dopo la segnalazione di un artigiano di San Nicolò, di 60 anni al quale i due avevano anche minacciato di dar fuoco alla sua auto, se non avesse versato i soldi. Al momento i casi accertati e denunciati sono cinque (per una somma incassata dai due truffatori di circa 300 euro), ma non è da escludere che ci possano essere altre situazioni analoghe nel teramano. Per questo motivo i carabinieri hanno diffuso modelli e numeri di targa delle auto usate per simulare la rottura dello specchietto: Alfa 146 di colore grigio scuro (DJ101DA) e una Toyota Corolla sempre grigia (CY203NS).