Il promotore del gruppo così spiega i motivi dell’approdo sul social network: “abbiamo formato questo gruppo per far conoscere a tutti il grande valore che potrebbe avere il Parco dell’Annunziata con una modesta spesa da parte dell’amministrazione comunale. Fortunatamente ci ritroviamo un bellissimo spazio con diverse specie di alberi, uccelli e scoiattoli, lasciato quasi all’abbandono o meglio utilizzato solo dai proprietari di cani per portarli a fare i bisogni. Io e Paolo De Cristoforo all’incirca un anno fa pensammo di presentare al Comune un progetto per dare il giusto valore a questo nostro gioiellino della natura e farlo vivere a tutti praticando discipline sportive all’aperto. Il Progetto: “Walking Park” consiste nel tracciare dei percorsi coinvolgendo il lungofiume Tordino,la Riserva del Borsacchio ed il lungomare nord, mettere alcuni attrezzi adatti ai giovani con problemi obesità, panchine ed illuminazione per far si che anche gli anziani possano tranquillamente organizzare passeggiate piacevoli e diverse altre cose che per ragione di spazio non le elenco. La cosa importante è far vivere questo bellissimo Parco a tutti, riservando anche una piccola aerea per i proprietari di cani. Noi del Nordic Walking Abruzzo (Giulianova) per sensibilizzare i giovani a questa problematica abbiamo organizzato il Progetto. “Nordic Walking e Natura” con i ragazzi della scuola media dell’Annunziata. Le lezioni con gli insegnanti di Scienze ed Educazione fisica si sono tenute nel Parco, mentre con l’insegnante di Tecnica hanno costruito dei nidi che sono stati messi su alcuni alberi del Parco. Inizialmente il Walking Park destò grande entusiasmo da parte del sindaco ed alcuni assessori, tanto che si era sicuri di iniziare i lavori nell’estate scorsa. Purtroppo per alcuni inconvenienti ancora si riesce a capire quando questo progetto partirà, ma siamo ottimisti e con l’aiuto delle vostre idee, le pressioni che faremo ai politici sicuramente otterremo un buon risultato. Questo è un gruppo aperto e quindi ci farebbe piacere avere anche i politici che hanno a cuore il quartiere Annunziata e che vogliono dare un forte contributo alla riuscita di questo progetto che darebbe risalto al paese anche a livello turistico”.
Numerose, da subito, delle adesioni, e non solo di appassionati di “nordic walking”, ma anche di ciclisti e semplici cittadini, che vorrebbero una valorizzazione dello spazio verde, patrimonio non solo del quartiere Annunziata ma di tutta la città.
Qualcuno, inoltre, evidenzia la contiguità con la foce del fiume Tordino, e con la relativa pista ciclabile, ricordando che esistono diversi progetti per la prosecuzione della pista ciclabile, parallelamente al fiume, verso Colleranesco fino a Teramo, con un parco fluviale che amplierebbe l’area verde dell’Annunziata facendola diventare parte di un sistema più complesso di oasi naturali, parchi urbani, piste ciclopedonali e zone sportive.
Sulla pagina anche una piccola polemica tra chi vorrebbe che l’area rimanesse all’interno della Riserva del Borsacchio, per avere maggiori tutele e possibilità di finanziamenti e chi, invece, afferma che la Riserva, paradossalmente, rovinerebbe il parco permettendone la cementificazione.
Ad ogni modo la pagina facebook ha avuto il merito di aprire una discussione sul destino di un’area verde molto utilizzata dai cittadini, nonostante necessiti di qualche intervento per renderla meglio fruibile. Alcune foto pubblicate sulla pagina stessa mostrano pregi e difetti dello spazio pubblico, documentandone il patrimonio naturalistico e le mancanze, come l’abbandono di rifiuti e le strutture lasciate all’abbandono (ex depuratore e edifici limitrofi al centro sociale).
E proprio per sensibilizzare le autorità sulla necessità di interventi urgenti i frequentatori di facebook hanno proposto una manifestazione in primavera, una festa che coniughi natura e sport, per far capire l’importanza di questo polmone verde che potrebbe diventare oggetto dei soliti appetiti edilizi in una città che, una volta esempio di città verde, si sta avviando sempre più a diventare il paradiso del cemento.
Foto: Francesco Trifoni