Ricorso presentato dai familiari dell’imprenditore di Alba e nella fattispecie dalla madre Nita D’Orazio. “A distanza di poco più di due anni dall’evento” si legge in una nota della madre di Fadani e dai rappresentanti dell’associazione Per non dimenticare, “ due rom dei tre presenti al pestaggio sono in totale libertà per le vie di Alba Adriatica esibendo atteggiamenti di irriverente presunzione al cospetto di una giustizia lacunosa e generica. Confidiamo nella magistratura affinché anche simili condotte di compartecipazione ad atti violenti e lesivi vengano sostanzialmente punite e responsabilizzate alla stregua di un reato violento conclamato, confesso o comprovato”.