Anzi, le chiamate venivano dirottate al centralino della stazione dei carabinieri di Roseto. Ma tutti gli uomini dell’arma erano fuori per servizio, impegnati a prestare soccorso ad automobilisti in panne o anziani rimasti soli a casa. In realtà, come del resto aveva annunciato la stessa amministrazione comunale rosetana, il Coc avrebbe dovuto operare 24 ore al giorno nel momento di massima emergenza. Ma così non è stato. E dopo diverse critiche sarebbe intervenuta la Prefettura di Teramo per ripristinare il servizio notturno. A quel punto Pavone si è adoperato in prima linea nel rispondere alle telefonate della gente. Intanto la spesa che il comune dovrebbe sostenere per far fronte all’emergenza ammonterebbe a circa 200mila euro.