“Il nostro timore – tuona un commerciante di via Stazio – è quello di perdere una grossa fetta di clienti visto che viene meno anche la possibilità di parcheggiare a pagamento. Senza contare il disagio che si arreca a chi, come me, deve necessariamente sostare con la propria autovettura nei pressi dell’attività perché costretto a trasportare materiale per i clienti”.
Le firme raccolte sono ben 170. Tutti chiedono di riservare una quota dei parcheggi in centro storico per la sosta libera. “Anche noi dobbiamo pur lavorare – lamentano altri negozianti –. E se l’assessore non ci ascolterà non ci fermeremo qui. Questa volta alzeremo la voce perché è in gioco il destino delle nostre attività”.
Le considerazioni di Confesercenti Teramo. “Premesso che non siamo contrari al fatto che i residenti del centro storico possano migliorare le proprie condizioni di vita avendo a disposizione un parcheggio riservato in prossimità delle proprie abitazioni, riteniamo però che questo non possa andare a scapito delle attività economiche delle aree di riferimento. Considerato il modo in cui si sta concretizzando la sperimentazione nel quartiere di Santa Maria a Bitetto, siamo molto preoccupati per gli sviluppi futuri relativi al centro storico, in quanto scelte sbagliate, tenuto conto della grave crisi economia e finanziaria che stiamo attraversando, rischiano di ridurre drasticamente, e ancora di più, gli afflussi e le frequenze nell’area del centro storico. In particolare, quando tali provvedimenti saranno estesi a tutta l’area urbana, si vedrà che ancora una volta l’amministrazione comunale, adottando la tecnica dello spezzatino, più che risolvere i problemi li accresce, portando allo scontro categorie e fasce sociali. Riteniamo che ogni iniziativa al riguardo vadano prese di concerto e non prima di aver provveduto a reperire nuove aree da adibire a parcheggio a servizio sia dei residenti che degli utenti del territorio”.