Non piace ai cittadini della vallata la decisione presa dalla Asl di Teramo che, riorganizzando la nuova rete di emergenza/urgenza provinciale, ha deciso di depotenziare il servizio di 118 a Bisenti, con la sola permanenza di una postazione H12 notturna. Una decisione definita “assolutamente inadeguata e inefficace, in quanto proprio nelle ore notturne in queste zone le richieste di intervento di ambulanze sono bassissime”.
La popolazione della zona, infatti, lamenta il fatto che, in caso di necessità durante la giornata, la prima ambulanza disponibile dovrebbe arrivare da Zampitto di Basciano che dista circa 25 km da Bisenti e 30 da Arsita, per non parlare poi delle località più interne che potrebbero essere raggiunte solo dopo molto tempo.
Nel prendere questa decisione, infatti, la Asl non avrebbe tenuto in giusta considerazione la condizione delle strade in cui versano i paesi della Valfino e le particolari condizioni orografiche, con le distanze chilometriche elevate per arrivare al primo presidio ospedaliero con un pronto soccorso (30 km) e i relativi tempi di percorrenza.
Per questo è stata chiesta all’azienda sanitaria locale la possibilità di rivedere le proprie decisioni, alla luce del fatto che è ancora chiuso, dopo un anno e mezzo, il poliambulatorio di Bisenti a seguito del sopralluogo dei Nas che ne aveva riscontrato alcune irregolarità e, con la riorganizzazione dei presidi di guardia medica, la Asl ha incentrato proprio su Bisenti la competenza territoriale di un bacino di utenza complessivo di più 15mila abitanti, diventando punto di riferimento di tutto il territorio della Valfino.
“Chiediamo alla Asl”, dicono gli abitanti della zona, “di dare giusta attenzione esigenze cittadini della nostra vallata attraverso l’implementazione di un ambulatorio pediatrico di zona e l’attivazione di un centro per le cure primarie (uccp) per avere un servizio di medicina di base h24 per far fronte alle urgenze brevi e differibili e, al contempo, evitare ai cittadini di dover percorrere numerosi chilometri per eseguire anche visite specialistiche più comunemente richieste”.