In questi giorni, infatti, nelle case dei tortoretani sono in arrivo le lettere dell’ufficio tributi con le quali si chiede il pagamento della tassa, una sorta di anticipo, relativo ai primi sei mesi dell’anno in corso.
Le altre due rate a saldo, invece, saranno pagate come negli anni precedenti (30 settembre e 31 dicembre).
L’anticipo della tassa si riferisce alle tariffe approvate per il 2016, poi in attesa di approvare il bilancio di previsione, operazione che il commissario straordinario Francesco Tarricone perfezionerà nelle prossime settimane, sarà anche definito il piano finanziario della Tari per l’anno in corso. Va ricordato che la tassa altra non è che una partita di giro, ossia prevede i costi necessari per la copertura integrale del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Sotto questo aspetto, però, la scelta di prevedere il pagamento dell’anticipo della tassa già nel mese di marzo risiede nella necessità da parte dell’Ente di far fronte ad una certa rigidità nella liquidità di bilancio. Situazione che investe quasi tutti i bilanci degli enti pubblici. La scelta, in questo caso, è stata quella di anticipare il pagamento della prima rata.