Niente da fare: la prima lettera è datata 26 settembre, con replica al 5 ottobre. E ad oggi, ancora nessuna risposta. “Nelle due comunicazioni non puntiamo il dito contro nessuno” spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Alfonso Marcozzi “il nostro intento è semplicemente quello di metterli in guardia ed evitare problemi futuri”.
Ma quali sono, secondo gli Ingegneri, le presunte illegittimità? “Le criticità” spiega ancora Marcozzi “sono legate ai costi indicati, evidentemente troppo bassi, come corrispettivo per gli ingegneri e per la realizzazione della struttura. La nostra richiesta è semplice: dimostrateci che abbiamo preso un abbaglio e che quello che diciamo è sbagliato. Al momento, chiediamo l’annullamento dei bandi: se ciò non dovesse accadere, ci rivolgeremo direttamente alla magistratura, chiedendo anche il risarcimento dei danni per illegittimità degli importi”.