Molti infatti gli esercizi pubblici che si sono dotati di telecamere ma il più delle volte in caso di bisogno la Polizia le ha trovate spente o rotte e quindi non servibili per lo scopo. I rappresentanti di categoria, quindi, sono stati invitati a sensibilizzare i loro iscritti a mettere in attività, dopo la registrazione all’Ufficio Provinciale del Lavoro, questi importanti “occhi” per la sicurezza di tutti.
Con loro il Questore ha ribadito i principi fondamentali affinché un buon cittadino aiuti le Forze di polizia a prevenire i furti prendendo spunto dalle leggerezze che le vittime del reato hanno commesso, nonostante i passati inviti, negli ultimi giorni.
A cominciare dal chiudere le persiane di balconi e finestre specie se al piano terra e primo piano, prima di uscire da casa o mettersi a dormire, dal non lasciare in macchina borse contenenti soldi o
importanti documenti.
Inoltre, visti i tempi che corrono, sarebbe importante dotarsi di allarmi, collegati con le sale operative di istituti di vigilanza o di Forze di polizia, intensificare le illuminazioni esterne di strade, giardini, portoni.
E poi la cosa più importante di tutte: quella di chiamare subito il 112 o 113 se si rimane vittima di reati o se si vedono cose o persone strane.
Nonostante questa raccomandazione venga ripetuta da anni, purtroppo ci sono ancora tanti cittadini che anziché avvertire immediatamente Polizia e Carabinieri che così possono intervenire subito arrestando i malviventi, preferiscono riferire il fatto ad amici o parenti arrivando agli organi ufficiali solo dopo vari passaggi e perdendo così tempo prezioso.
Un esempio per tutti: è accaduto di recente che alcune persone hanno riferito di fatti reato all’amico poliziotto che poi è risultato essere in pensione da vari anni e che pertanto nulla ha fatto. Poi sono andati a lamentarsi con gli organi si informazione perché la Polizia non ha fatto nulla. “Non è così che funziona-2 si legge nella nota della Questura. “La Polizia è avvertita solo se si chiama il 113 o se ci si porta in un ufficio a sporgere regolare denuncia”.
Parafrasando il protocollo “1.000 occhi sulla città” firmato con gli Istituti di vigilanza, il Questore ha detto che se tutti i cittadini perbene collaborano come spiegato con le Forze di Polizia in una città di occhi ce ne saranno 20.000/40.000 e le nostre città saranno veramente più sicure.
A.B.I., Confcommercio e Confesercenti collaboreranno con la Questura per diffondere i comportamenti corretti e distribuiranno le locandine dedicate alla prevenzione contro i furti.