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Teramo, sicurezza: 20mila occhi sulla città

Teramo. “Occhi speciali” in azione per vigilare al meglio sulla sicurezza in città. Ieri mattina il Questore Amalia Di Ruocco ha incontrato i rappresentanti dell’A.B.I., di Confcommercio e di Confesercenti per chiedere la loro collaborazione nella tutela dei propri beni.

Molti infatti gli esercizi pubblici che si sono dotati di telecamere ma il più delle volte in caso di bisogno la Polizia le ha trovate spente o rotte e quindi non servibili per lo scopo. I rappresentanti di categoria, quindi, sono stati invitati a sensibilizzare i loro iscritti a mettere in attività, dopo la registrazione all’Ufficio Provinciale del Lavoro, questi importanti “occhi” per la sicurezza di tutti.

Con loro il Questore ha ribadito i principi fondamentali affinché un buon cittadino aiuti le Forze di polizia a prevenire i furti prendendo spunto dalle leggerezze che le vittime del reato hanno commesso, nonostante i passati inviti, negli ultimi giorni.

A cominciare dal chiudere le persiane di balconi e finestre specie se al piano terra e primo piano, prima di uscire da casa o mettersi a dormire, dal non lasciare in macchina borse contenenti soldi o

importanti documenti.

Inoltre, visti i tempi che corrono, sarebbe importante dotarsi di allarmi, collegati con le sale operative di istituti di vigilanza o di Forze di polizia, intensificare le illuminazioni esterne di strade, giardini, portoni.

E poi la cosa più importante di tutte: quella di chiamare subito il 112 o 113 se si rimane vittima di reati o se si vedono cose o persone strane.

Nonostante questa raccomandazione venga ripetuta da anni, purtroppo ci sono ancora tanti cittadini che anziché avvertire immediatamente Polizia e Carabinieri che così possono intervenire subito arrestando i malviventi, preferiscono riferire il fatto ad amici o parenti arrivando agli organi ufficiali solo dopo vari passaggi e perdendo così tempo prezioso.

Un esempio per tutti: è accaduto di recente che alcune persone hanno riferito di fatti reato all’amico poliziotto che poi è risultato essere in pensione da vari anni e che pertanto nulla ha fatto. Poi sono andati a lamentarsi con gli organi si informazione perché la Polizia non ha fatto nulla. “Non è così che funziona-2 si legge nella nota della Questura. “La Polizia è avvertita solo se si chiama il 113 o se ci si porta in un ufficio a sporgere regolare denuncia”.

Parafrasando il protocollo “1.000 occhi sulla città” firmato con gli Istituti di vigilanza, il Questore ha detto che se tutti i cittadini perbene collaborano come spiegato con le Forze di Polizia in una città di occhi ce ne saranno 20.000/40.000 e le nostre città saranno veramente più sicure.

A.B.I., Confcommercio e Confesercenti collaboreranno con la Questura per diffondere i comportamenti corretti e distribuiranno le locandine dedicate alla prevenzione contro i furti.