E’ per questo motivo che il suo difensore, l’avvocato Antonino Orsatti, ha chiesto il trasferimento in una struttura psichiatrica protetta, ipotizzando un grado di infermità mentale. Il pubblico ministero Scordamaglia, si è limitata a chiedere la custodia cautelare in carcere, non avendo al momento elementi per valutare un vizio mentale dell’indagato. Il giudice su questo richiesta specifica della difesa si è riservato di decidere. Il giovane sarebbe stato già sottoposto in carcere a una visita specifica per il profilo psicologico e i medici della struttura circondariale ne avrebbero individuato nel profilo una tendenza da “sindrome cannibalista”, che ovviamente andrà approfondita in sede di indagini. Intanto migliorano le condizioni di C.D.T., la 43enne impiegata all’ufficio Iat, aggredita e raggiunta da diversi colpi di coltello, dei quali due finiti a pochissima distanza dal cuore. La dona è ancora ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale Mazzini di Teramo.