“Parliamo di risultati di assoluto rilievo” ha detto Ronchi “determinato da una serie di fattori accomunati da un unico elemento, il gioco di squadra. L’aver fatto scelte oculate puntando, appunto, sul turismo e sulla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, insieme alla collaborazione con le associazioni, ha segnato una vittoria che, tuttavia, è solo il punto di partenza. C’è ancora tanto da fare ed ora è il momento di guardare ai progetti futuri”.
Confermato, dunque, il ruolo di Civitella come attrattiva turistica fondamentale nel territorio provinciale: questo, ha ribadito Vannucci, è un borgo “condannato ad essere il salotto buono della cultura”.
Ma attorno a questo forte attrattore turistico è necessario costruire un vero e proprio modello di sviluppo, come ha detto Di Dalmazio. “Spero che i dati positivi servano ad orientare le scelte di investimento sul futuro da parte dei giovani. Bisogna investire sul turismo, affinché l’attenzione del territorio si possa risvegliare e sfruttare tutte le opportunità. Altrimenti rimangono solo delle cattedrali nel deserto”.