Teramo. E’ stata approvata recentemente nel Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari la Carta dei Diritti degli studenti universitari promossa dal gruppo UDU (Unione Degli Universitari). Per il sindacato studentesco si tratta di una giornata storica nella lotta contro le politiche di smantellamento all’Università pubblica. “Un motivo d’orgoglio in più per l’Abruzzo” spiega l’Udu teramano: “la Carta, infatti, trae ispirazione dalla Carta dei Diritti degli Studenti dell’Ateneo dell’Aquila ed è stata portata in commissione “condizione studentesca” dal nostro rappresentante in Cnsu Mauro Pettinaro, che ne è presidente”.
La carta si pone a sostegno del pieno diritto di cittadinanza degli studenti all’interno dell’Università e attribuisce agli studenti precisi diritti che devono essere rispettati dai docenti e dall’organizzazione dell’Ateneo. La Carta prevede, inoltre, il riconoscimento dello status di studente-lavoratore, il diritto ad effettuare stage e tirocini secondo le finalità didattiche stabilite dalle strutture competenti, nel rispetto dei tempi di studio, di vita e delle condizioni socio economiche dello studente, l’obbligatorietà da parte dell’Università di mettere a disposizione un Garante degli Studenti per vigilare sul reale operato dei docenti, la non discriminazione di condizioni sociali ed economiche.
Particolarmente importanti gli articoli riguardanti la didattica, le modalità d’esame e la valutazione che regolamentano lo svolgimento dell’attività didattica di ogni Facoltà e la quotidiana vita accademica di ogni studente. “Per questo, come Unione degli Universitari di Teramo” si legge in una nota, “chiediamo che la Carta dei Diritti approvata al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari venga immediatamente inserita nello Statuto del nostro Ateneo permettendo così a tutti gli studenti dell’Università Teramana di avere una vera e propria regolamentazione dell’attività accademica con la quale poter essere consapevoli dei propri diritti. L’inserimento della Carta dei Diritti, oltre ad essere un grande segnale di democrazia, potrebbe dare all’Ateneo Teramano il lustro di una mano tesa verso i propri studenti e la possibilità di un vero e proprio salto di qualità. Facciamo appello, quindi, alla commissione statuto del nostro Ateneo e al nostro Magnifico Rettore affinchè possano cogliere una grande occasione data la contingenza del rinnovo dello Statuto dell’Università a seguito della legge Gelmini”.