Di nuovo un boato, nel cuore della notte. La banda del bancomat ha colpito ancora. Questa volta l’obiettivo è stato lo sportello per il prelievo automatico della filiale Tercas di Scerne di Pineto. Si tratta del terzo colpo nell’arco di un mese e mezzo e sempre a danno della Tercas.
Dopo quello di Tortoreto Alto e di Campo a Mare di Roseto di appena una settimana fa, i banditi hanno preso di mira lo sportello di Scerne. Sempre lo stesso modus operandi: saturare la cassaforte con ossiacetilene. E come per il colpo di Campo a Mare, anche in questo caso potrebbe essere stato utilizzato dell’esplosivo, innescato poi, con ogni probabilità, con una candela per auto. Qualcosa però deve essere andato storto nel dosaggio. Perché l’esplosione ha letteralmente distrutto i locali, sventrando l’istituto di credito, rendendolo inagibile, peggio di quanto accaduto a Campo a Mare dove alla fine si contarono danni per circa 100mila euro e un bottino inferiore ai 5mila euro.
Il colpo di questa notte non ha fruttato un solo euro ai banditi, costretti a fuggire senza i soldi perché in quel momento si è trovato a passare un poliziotto fuori servizio che ha sentito il forte boato. L’agente avrebbe puntato immediatamente i fari della propria auto verso l’istituto di credito ormai distrutto e dal quale usciva una coltre di fumo.
La banda sarebbe formata da 5 elementi, visti salire su una vettura station vagon di colore nero, forse un modello Alfa. Avrebbero preso la direzione verso l’autostrada. Sul posto sono poi arrivati gli uomini della scientifica per i rilievi, esaminando anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza sistemate sia all’esterno che all’interno della filiale Tercas. Ormai è caccia aperta ai banditi.
L’auto utilizzata è stata rinvenuta dalla polizia di Atri.