I due albanesi, però, non erano soli. La loro batteria era formata da altre due persone, un connazionale e una donna di nazionalità ceca, che aveva dato loro ospitalità, e che poco dopo sono stati arrestati a loro volta, visto che in casa conservavano due chili di marijuana e 15mila euro in contanti. Devono rispondere di rapina impropria e di detenzione a fini di spaccio le quattro persone che questa mattina, alle prime luci dell’alba, sono state arrestate dai carabinieri della stazione di Martinsicuro, poi spalleggiati dagli uomini del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica. in carcere sono finiti: Danjel Islamaj 25 anni, Bestur Barjamaj di 23, Endoklu Orakaj di 28 (albanesi clandestini e senza fissa dimora) e Petra Meticklova, 24 anni, ceca, residente a Martinsicuro. Due degli arrestati (Islamaj e Barjamaj) sono stati intercettati da una pattuglia dei carabinieri di Martinsicuro nel cuore della notte, sul lungomare, mentre stavano cercando di far perdere le proprie tracce dopo aver svaligiato (con la solita tecnica, ossia forzare una delle finestre) due appartamenti del centro, dai quali avevano preso contanti e preziosi. Durante la fuga, però, i due sono stati bloccati, anche se hanno cercato di sottrarsi ai militari e di scappare (da qui l’accusa che da furto aggravato si è trasformata in rapina impropria). Uno dei due è stato subito ommobilizzato, l’altro è stato bloccato dopo un lungo inseguimento a piedi con relativa colluttazione da un brigadiere (Massimiliano Mariottini). I due sono stati portati in caserma, e tra mezze ammissioni e tentativi di celare la propria identità, hanno consentito ai militari di risalire alla propria base operativa, localizzata in un appartamento del posto. In casa c’erano due persone (il complice albanese e la donna ceca), che sono state arrestate perché i militari hanno trovato circa 2 chili di stupefacente (marijuana) e 15mila euro in contanti, provento presumibile dell’attività di ricettazione degli oggetti rubati nelle varie scorribande. La natura della piccola organizzazione criminale presenta forti analogie con le due bande che, in inverno, erano state arrestate sempre a Martinsicuro. Bande specializzate in furti in appartamenti e ville, in arrivo da fuori, che si erano appoggiate a donne dell’Est Europa regolarmente residenti in città, il tempo necessario per compiere i loro traffici e poi magari allontanarsi dopo aver raggranellato in discreto gruzzolo. Sul fatto che la banda fosse specializzata in questo tipo di razzie per carabinieri della compagnia di Alba, diretti dal capitano Pompeo Quagliozzi, che gli stavano alla calcagna, non ci sono dubbi, come testimoniano anche le riprese delle telecamere installate in una villa di un imprenditore di Villa Rosa, visitata dai ladri qualche giorno fa. Indagini sono in corso per stabilire se la banda finita in manette possa in qualche modo essere collegata con la tentata rapina ai danni del gioielliere di Sant’Egidio.