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Auto e soldi per pagare la fornitura di cocaina: arrestato spacciatore rom

Alba Adriatica. Avevo preteso l’accensione di un finanziamento da 10mila euro, per l’acquisto di un’auto che si era fatto intestare, come contropartita del debito accumulato per la fornitura di cocaina. Lo spacciatore aveva vestito anche i panni dell’estorsore e giocando su minacce e pressioni psicologiche, da oltre un anno vessava un suo cliente, un giovane operaio teramano che faceva uso di stupefacenti.

 

In esecuzione di un ordine di custodia cautelare, richiesta dal sostituto procuratore Bruno Auriemma (validata dal Gip del tribunale di Teramo), gli agenti della squadra mobile di Teramo hanno arrestato Giancarlo Di Rocco, 30 anni, di Alba Adriatica. L’uomo, di origini rom, è accusato di spaccio continuato di cocaina ed estorsione (sono due gli episodi accertati). La vicenda, secondo quanto accertato nel corso di una lunga indagine, ha consentito di stabilire che lo zingaro di Alba Adriatica avrebbe ceduto, all’operaio, circa 180 grammi di polvere bianca, che veniva ceduta a 80 euro al grammo (ogni fornitura era di 6 grammi). Le cessioni di cocaina erano costanti, tanto che l’operaio, che aveva maturato un vero e proprio rapporto di dipendenza, aveva accumulato un debito di circa 6mila euro. Soldi che Di Rocco pretendeva e per questo motivo nel luglio del 2010 avrebbe costretto l’operaio ad accendere un finanziamento da 10mila euro, utile per l’acquisto di una vettura nuova di zecca, che poi si è fatto intestare, lasciando alla vittima l’onere di pagare le 36 rate per estinguere il prestito. Nello stesso periodo, l’operaio, costantemente minacciato, avrebbe versato allo spacciatore altri 8mila euro, a copertura del debito di droga. La vicenda è stata però segnalata agli agenti della squadra mobile, che nel corso della laboriosa indagine hanno raccolto elementi tali che hanno giustificato l’emissione della misura cautelare ai danni dello zingaro. Giancarlo Di Rocco, dopo le formalità di rito, è stato associato nel carcere teramano di Castrogno.