Il pensionato civitellese, al culmine di laboriose indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata, diretti dal maresciallo Mario De Nicola, è stato dapprima identificato e poi denunciato con le accuse di stalking (atti persecutori) e danneggiamento aggravato continuato. Tutta la vicenda avrebbe preso il via nel 2009, quando il professionista forense, in più di una circostanza, ha notato che la sua auto, parcheggiata in prossimità dello studio legale, era stata rigata. Semplice atto vandalico? Inizialmente l’uomo ha pensato questo, non dando credito all’episodio, ma con il passare dei mesi la situazione è precipitata. Lo stalker, infatti, avrebbe continuato a prendere di mira l’avvocato, imbrattando i muri e il portone della propria abitazione, sia con delle scritte offensive che con dell’olio esausto, fino ad inviare delle lettere minatorie, sempre anonime. A quel punto, all’avvocato non è restato altro che raccontare tutto ai carabinieri, che poi con meticolosità hanno cercato di collegare tra loro i vari episodi e capire chi fosse l’autore. Dietro le minacce e le costanti forme di persecuzione, che poi hanno avuto delle ripercussioni anche in ambito familiare, ci sarebbe un pensionato di Civitella (ora denunciato), che avrebbe inscenato il tutto come ritorsione nei confronti dell’avvocato della controparte in un processo civile. Pare che la tesi difensiva del legale, sostenuta durante alcune udienze, abbia in qualche modo urtato il pensionato, che ha pensato bene di intimidire l’avvocato con tutta una serie di atti vandalici e minacce. Ora, però, l’uomo è stato identificato e denunciato.