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Tortoreto, sottopasso Carducci: una parte sarà aperta a fine giugno

Tortoreto. Entro giugno sarà reso fruibile il varco ciclo-pedonale, poi nel mese di novembre l’opera sarà definitivamente completata, e resa percorribile anche alle auto. E’ oramai prossimo a vedere la luce il nuovo sottopasso di via Carducci, l’ultimo cantiere ancora aperto in città per quanto concerne gli attraversamenti sotto la linea ferrata. La ditta appaltatrice dei lavori, di concerto con la Rfi, ha programmato l’apertura di una delle due canne (quella centrale), a partire dalla fine di giugno, che in questa prima fase sarà utilizzata per il transito di pedoni e ciclisti. Nel frattempo, si provvederà ad adeguare il sottovia esistente, in uso ai passeggeri del piccolo scalo, che sarà ultimato entro novembre. Alla fine dei lavori il tratto di sottopasso in asse con la sede stradale (che inizialmente sarà riservato a pedoni e ciclisti) sarà carrabile, il sottopasso laterale in uso a biciclette e pedoni. Gli aspetti tecnici dell’intervento, e la tempistica dei lavori, sono stati illustrati mercoledì sera, in consiglio comunale, dal sindaco Gino Monti e dal capogruppo di maggioranza, Antonio Di Giovanni. Lo spunto è stato offerto da un ordine del giorno presentato dalla minoranza, che poi ha abbandonato la seduta prima di disquisire sull’argomento. Va detto, che il progetto oramai prossimo alla realizzazione, è frutto di una variante proposta dall’ente alle Ferrovie (spesa 450mila euro), che ha consentito di modificare l’altezza, la pendenza e la collocazione del sottopasso rispetto alla sede stradale esistente. Nel frattempo, le Ferrovie (dopo aver demolito la stazione e la casa adiacente, un tempo alloggio del casellante) è in procinto di effettuare una serie di investimenti (1,2milioni di euro) per realizzare delle pensiline, un impianto fotovoltaico a servizio dello scalo stesso, una biglietteria tecnologica e degli adeguamenti strutturali, per trasformare lo scalo in una stazione della cosiddetta metropolitana di superficie. Dalla demolizione dei vecchi fabbricati, saranno fruibili delle aree di risulta, che l’ente potrebbe utilizzare come parcheggi (circa 50 posti auto) con la sottoscrizione di un’apposita convenzione.