A presentarle e a prepararle in diretta ad AgrieTour di Arezzo sono stati gli agriturismo Valle dell’Ofanto di Rapone (Pz) e Capodacqua di Cermignano.
Menzione speciale della giura, presieduta dal giornalista Claudio Zeni, per ”Polenta e figadei”, ricetta friulana proposta dall’agriturismo Cortivo Pancotto di Caneva (Pn) e per le ”fettuccine acqua e farina al rosmarino con il ragù di faraona”, preparata dall’agriturismo Borgo Campanile di Montefiascone (Vt).
Ricette che premiano la tradizione e la tipicità di territori che vanno da Nord a Sud dell’Italia, una sorta di grande abbraccio che si consuma a tavola.
“Il concorso è tra i pochi rimasti e riesce a portare nel piatto i territori attraverso la vera cucina contadina – dice il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – il livello della proposta gastronomica è stato molto alto e la caratteristica che li accomunati è quella di lavorare bene la materia prima, con il piglio della grande cucina, ma con i contenuti e la filosofia della tradizione, di come li faceva la mamma o la nonna ed è questo il vero valore aggiunto di questa iniziativa”.
Il Timballo teramano è il piatto della domenica e delle feste ed è preparato con strati di frittatine (scrippelle) di acqua, farina e uova intervallati da sugo con le pallottine,spinaci, uova, dadini di formaggio o mozzarella, carciofi e altri ingredienti che variano a e seconda di chi prepara il piatto.
L’Acquasala è un piatto povero, preparato secondo la tradizione, dai pescatori e dai contadini da consumarsi anche durante il lavoro. Fette di pane biscottato vengono immerse in acqua quindi condite con sale, olio extravergine di oliva, pomodoro e origano. Può essere arricchito con altri ingredienti. In Basilicata, l’acquasala viene anche preparata con l’aggiunta di peperoni cruschi scottati in olio bollente e salame.