Tortoreto%2C+cliente-ladra+acquista+un+giubbino+ma+ruba+900+euro
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/332166-tortoreto-cliente-ladra-acquista-un-giubbino-ruba-900-euro.html/amp/

Tortoreto, cliente-ladra acquista un giubbino ma ruba 900 euro

Tortoreto. Cliente-ladra riesce a raggiare la negoziante e dopo aver acquistato un capo di abbigliamento, per il quale versa solo un acconto, si dilegua trafugando il portafogli della commerciante con dentro circa 900 euro.

 

Non è il primo caso che si verifica in zona, usando tecniche simili. L’ultimo dei quali si è manifestato venerdì sera in un negozio del centro di Tortoreto. Ad agire due donne, entrate nel negozio in momenti diversi, presumibilmente complici, che di fronte alla negoziante hanno finto di non conoscersi.

 

Il furto con raggiro è stato ben architettato. La prima ad entrare nella boutique una giovane donna, di circa 35 anni, italiana, alta 1,60 con un cappello di lana in testa che ha chiesto alla titolare di poter provare alcuni capi di abbigliamento. Operazione effettuata nello spogliatoio in uso al negozio, attiguo al camerino dove la commerciante teneva la borsa. Mentre la donna indossava alcuni capi di abbigliamento, nel negozio è entrata una seconda cliente di circa 65 anni, che ha chiesto a sua volta di poter visionare la merce in vendita.

 

La negoziante si è divisa tra le due clienti. Poi la più anziana delle due, poco, dopo, si ha salutato e si è allontanata, senza acquistare nulla. La più giovane è rimasta nell’esercizio commerciale e ha scelto un giubbino del costo di circa 100 euro. “ Ho solo 20 euro”, ha detto, “ glieli lascio come acconto e torno tra poco a saldare il conto”.

 

Nel fare questa affermazione ha scritto su un biglietto con il proprio numero di cellulare dicendo di chiamarsi Angela. La negoziante ha salutato la cliente e si è dedicata a riordinare il negozio, quando si è accorta che dalla borsa, riposta nel camerino, era scomparso il portamonete con 900 euro, oltre agli effetti personali.

 

A quel punto ha capito di essere stata raggirata, visto che il numero di telefono “lasciato in pegno” assieme alla banconota era inesistente. A quel punto alla donna non è rimasto altro che denunciare il fatto ai carabinieri.