Il deposito, che fungeva anche da punto vendita (sia al minuto, ma soprattutto al dettaglio) è stato controllato nell’ambito di una specifica operazione dei carabinieri, diretti dal luogotenente Marino Ciarrocchi e coordinati dal capitano Pompeo Quagliozzi. L’attività commerciale (che è stata sospesa fino a quando non saranno pagate le sanzioni, fermo restando che i prodotti sono stati tutti sequestrati) era gestita da una donna di nazionalità cinese, D.Z. di 45 anni, che è stata denunciata per una serie di reati: favoreggiamento alla permanenza in Italia di clandestini, sfruttamento di manodopera clandestina,vendita di prodotti senza etichettatura in lingua italiana, violazione del divieto di vendita di puntatori laser ed accendini fantasia, e utilizzo abusivo di un sistema di video-sorveglianza. Lo stabile, già oggetto in passato di analoghi controlli, infatti, era controllato da un fitto sistema di telecamere e i carabinieri ritengono che l’enorme quantitativo di merce servisse per rifornire una cerchia di venditori di prodotti cinesi non circoscritta solo al comprensorio. All’interno del magazzino, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto una miriade di giocattoli, peluche, puntatori laser, accendini raffiguranti immagini porno oltre che cosmetici (alcuni di questi già scaduti) e prodotti in qualche modo farmaceutici, come oli per massaggi, unguenti, creme per massaggi e occhiali da vista. Nello specifico, si tratta di prodotti in alcuni casi scaduti, in altri senza etichette in lingua italiana e dunque anche di dubbia composizione. Durante l’irruzione del deposito, i carabinieri hanno anche sorpreso due dipendenti: uno in possesso di un permesso di