La macchina giudiziaria non si arresta dopo che il costruttore, Flavio Di Gennaro, ha visto riconosciute dalla magistratura civile tutte le ragioni e di essere stato vittima di una vera e propria truffa messa in atto da un faccendiere, un certo Luca Liberati nei confronti del quale il prossimo 6 dicembre verrà avviato il processo penale.
Ci sono atti, assegni protestati per oltre 300mila euro della truffa di cui è rimasto vittima Flavio Di Gennaro che non si è arreso e che fiancheggiato da chi invece un appartamento lo ha acquistato con regolare contratto, è pronto riappropriarsi delle abitazioni che rientrano nel piano del concordato presentato per via di una crisi che ha portato la Di Gennaro Costruzioni sull’orlo del fallimento.
Nei prossimi giorni l’avvocato Paolo Simoncini, che assieme alla sua collega Libera D’Amelio cura gli interessi del costruttore tortoretano, si presenterà al complesso residenziale per notificare gli sfratti. Con lui ci saranno anche i carabinieri visto che i locatari, a loro volta raggirati dal faccendiere, non hanno intenzione di andare via.
Le indagini sulla vicenda vanno avanti, con un’attenta relazione da parte della Guardia di Finanza. Gli investigatori e il pool di avvocati dell’impresa hanno scoperto che Liberati non sarebbe l’unico protagonista dell’intera vicenda che riguarda gli appartamenti “Orsini 63”.
Al suo fianco ci sarebbe anche un noto imprenditore teramano, ex immobiliarista, le cui società sarebbero poi fallite e che avrebbe preso possesso di uno degli appartamenti, anche se non a suo nome. Aspetti su cui si sta cercando ora di fare piena luce.