In collegamento da Alba la mamma di Emanuele Nita Fadani, che risponde a fatica alle domande di Paolo Del Debbio.
“Una sentenza ingiusta e disgustosa” l’ha definita la signora Fadani “oltre che inaccettabile. Provoca una tale rabbia che scatena, tuttavia, la voglia di andare avanti ad oltranza”.
E nel corso dell’approfondimento mattutino, è stato mostrato anche il video che, secondo l’accusa, dovrebbe incastrare i tre e dimostrare che quella sera c’è stato un vero e proprio agguato:le fasi concitate dell’aggressione, la fuga di Elvis, la morte di Emanuele dopo pochi istanti di follia. “Affideremo il video ai Ris di Roma” annuncia Nita Fadani “in modo da ripulire le immagini e presentarlo in Appello”.
L’inviato di Mattino Cinque ha ascoltato anche le voci degli albensi, addolorati e sconcertati dopo la sentenza. Dalle loro parole emerge un misto di rabbia, senso di impotenza e paura: “loro sono ancora qui, continuano a delinquere e a fare quello che hanno sempre fatto”.
Ma la domanda che tutti si pongono è secca e drammaticamente brutale: dieci anni per uno, zero per gli altri due. Tanto vale la vita di Emanuele?
“Qui tutti hanno paura” conclude la signora Fadani “io no. Con me non avranno scampo”.
Fino a quando giustizia sarà finalmente fatta.