A partire dall’introduzione del nuovo calendario. Per quanto riguarda le utenze domestiche, il rifiuto organico potrà essere conferito negli appositi contenitori in dotazione nelle giornate di lunedì, mercoledì e sabato, il martedì sarà il giorno dedicato al secco indifferenziato, giovedì plastica e vetro (quest’ultima non dovrà essere più inserita nelle apposite buste, ma direttamente nel contenitore), venerdì carta e cartone e lattine e barattolame (anche queste ultime andranno direttamente nel contenitore). Per quanto riguarda, invece, le utenze commerciali, il rifiuto organico potrà essere conferito tutti i giorni, ad eccezione del venerdì, i cartoni tutti i giorni tranne giovedì e domenica, la carta il martedì e il venerdì, il vetro tutti i giorni tranne la domenica, la plastica il martedì e il sabato, l’indifferenziato, infine, nella giornata del sabato.
Tutto questo a partire dal 1 maggio prossimo (data di conferimento 30 aprile).
“Del porta a porta dobbiamo essere tutti soddisfatti” ha detto il sindaco Maurizio Brucchi “anche se il vero punto di forza sono i teramani, che hanno imparato l’importanza della differenziata”. E per chi, invece, ancora non l’avesse capito, sempre dal 1 maggio non ci sarà più scampo. Entrerà, infatti, in vigore una nuova ordinanza comunale, che prevede controlli capillari sul territorio e pesanti sanzioni per chi verrà sorpreso a non rispettare le regole.
Ma la nota dolente, tra mille soddisfazioni, esiste e si chiama Tia. “Avrei voluto annunciare una diminuzione della Tassa” ha aggiunto il sindaco “ma purtroppo siamo qui a parlare di un +14 per cento. Un aumento dovuto in gran parte alla crescita dei costi di trasferimento e, in minima percentuale, ad aggiustamenti del progetto”.
E proprio sulla questione relativa al conferimento dei rifiuti, sia il primo cittadino che il presidente della Teramo Ambiente, Raimondo Micheli, vogliono dire la loro. “E’ ora che questo comune cominci a fare un discorso serio, insieme a Provincia e Regione” ha dichiarato Brucchi. “Aumentare la Tia perché siamo costretti a smaltire fuori non è giusto. Le discariche in provincia vivono un momento di grande difficoltà, ma va aperta una discussione ampia e capire cosa si vuole fare, discutendo e confrontandoci, altrimenti a pagare saranno sempre e solo i cittadini”.
“Al momento” ha aggiunto Micheli “siamo costretti a smaltire l’organico in Emilia Romagna (a Casoni va l’indifferenziato, mentre per i rifiuti riciclabili la TeAm si serve dei Consorzi, ndr). Attendiamo soluzioni a livello provinciale, ma ancora niente”.