Sogesa, lavoratori senza stipendio. Domani stop alla raccolta dei rifiuti nei comuni Cirsu

protesta_operai_sogesaNuovo stop della raccolta dei rifiuti nei comuni Cirsu (Roseto, Giulianova, Notaresco, Bellante, Mosciano e Morro d’Oro). Domani, a scanso di (difficili) sorprese dell’ultim’ora, i cancelli della Sogesa rimarranno chiusi. Gli operai infatti ancora non vedono il loro stipendio di febbraio. I dirigenti dell’azienda avevano chiesto ai dipendenti una dilazione del pagamento sino ad oggi. Pagamento che però non è arrivato.

“Siamo esasperati – dichiara Domenico Daniele, rappresentante della Rsu aziendale – ci fermiamo perché non ne possiamo più di questo stillicidio. Ogni mese è la stessa storia. Abbiamo deciso di protestare contro questa continua mancanza di sicurezza”. Agli operai, oltre la mensilità di febb raio devono essere ancora pagati i buoni pasto per una cifra di circa 700 euro a persona, affermano i sindacati.
Ancora in sospeso, intanto, la questione della fusione tra Cirsu e Sogesa. Nodo del contendere sempre il pagamento che il consorzio pubblico dovrebbe al partner privato, cioè Abruzzo Igiene Ambientale, per uscire dal capitale di Sogesa. Una bozza di contratto sarebbe già allo studio di AIA il cui obiettivo, come specificato nel carteggio tra le due società, rimane quello di recuperare quantomeno il capitale impegnato per l’ingresso in Sogesa, cioè due milioni e mezzo di euro. AIA, nella sua missiva, rimarca come i problemi di Sogesa sarebbero meramente finanziari, visto che anzi il valore economico della società si sarebbe arricchito a seguito dell’autorizzazione della nuova discarica di Grasciano 2.

La solidarietà di D’Alessandro (IdV). “Ancora una volta i dipendenti Sogesa sono stati turlupinati dalla loro azienda che, nonostante l’impegno formalmente assunto nei giorni scorsi, non ha provveduto a erogare la mensilità di febbraio (in scadenza il 15 febbraio)”. Lo ha dichiarato Cesare D’Alessandro, vicecapogruppo regionale dell’Italia dei Valori, in merito alle difficili condizioni lavorative dei dipendenti della società che si occupa dei rifiuti.
“I lavoratori, la maggior parte dei quali vive e con 1000 euro mese provvedendo a mandare avanti le proprie famiglie – ha aggiunto D’Alessandro – esasperati dall’ennesimo ritardo hanno deciso di incrociare le braccia e da domani, probabilmente, entreranno in sciopero. I lavoratori non percepiscono la mensilità, eppure le cartelle di pagamento della Tarsu arrivano con estrema puntualità nelle case dei cittadini, comprese quelle aggiuntive sugli aumenti decisi dai sei comuni del consorzio Cirsu. E’ chiaro che i sindaci dei sei comuni devono adoperarsi a trovare una soluzione definitiva e celere a questa infinita vertenza fra i dipendenti che onorano il contratto ed un consorzio pubblico che invece non garantisce loro la meritata tranquillità. Le rappresentanze dei lavoratori non escludono anche azioni legali a difesa dei loro diritti e delle loro prerogative. L’Italia dei Valori – conclude D’Alessandro – conferma, ancora una volta, la propria vicinanza e solidarietà politica e umana ai lavoratori e assumerà le più opportune iniziative nei confronti della Cirsu per arrivare, una volta per tutte, ad una soluzione delle problematiche sollevate dalle maestranze”.

Sinistra Roseto contro Cirsu e Sogesa. La Federazione della Sinistra di Roseto esprime solidarietà ai lavoratori della Sogesa che da oggi sono entrati in sciopero, e stigmatizza il comportamento della dirigenza della società che ormai da mesi sta lasciando nell’assoluta precarietà decine di famiglie. “I lavoratori hanno il diritto di avere il loro stipendio”, ha dichiarato Marco Borgatti, portavoce FdS, annunciando che nel prossimo consiglio comunale utile chiederà “l’audizione dei vertici Cirsu e Sogesa per cercare di chiarire le responsabilità di questo che ormai è divenuto un ginepraio senza fine. L’emergenza ormai si è palesata e le dirigenze del Cirsu/Sogesa si sono rilevate ancora una volta incapaci di gestire il sistema rifiuti. E’ tempo di trovare una soluzione è rilanciamo il nostro progetto di creare un unico consorzio della provincia di Teramo che utilizzi il polo tecnologico di Grasciano come sito di trattamento finanziando il suo rimodernamento, individuare una discarica pubblica ed attivare il porta a porta a Roseto”.

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