Un atto di diffida al Comune, da parte di una struttura ricettiva presente in quella zona, per l’occupazione di via Capanna, dove insistono degli spuntisti. In estate il problema, sotto questo aspetto, come è noto, cresce, anche per la presenza di tanti visitatori del mercato.
E l’esistenza di una struttura ricettiva che incontra oggettive difficoltà nella gestione della clientela, una nuova strategia. L’Ente deve necessariamente trovare una via d’uscita, alla luce dell’atto di diffida, e dunque dirottare chi espone in via Capanna in altre zone del mercato.
Una volta completato l’iter di ricognizione, saranno anche formalizzati gli atti. Fermo restando, poi, che in ottica futura una totale rivisitazione (e magari ricollocazione del mercato), più volte toccata ma mai perfezionata, andrà probabilmente pensata.