“Il provvedimento del 23 dicembre scorso” ha detto Soldà” aveva scatenato numerose polemiche e con queste modifiche, alle quali siamo arrivati dopo un confronto con le parti sociali e le forze dell’ordine, abbiamo deciso di affidarci al senso di responsabilità di ognuno”.
La nuova ordinanza, presentata questa mattina nella sede della Prefettura, avrà la durata di un anno e consta di quattro articoli nei quali si prevede la possibilità, per il Questore, di sottrarre ai cortei ed alle manifestazioni (escluse le tradizionali cerimonie, ricorrenze, eventi di carattere storico, religioso, commemorativo, culturale e sportivo) le zone interessate da alta densità veicolare interne alla città e le principali arterie di accesso all’area. Lo stesso Questore valuterà, di volta in volta, la conformità delle manifestazioni alle esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. In caso di precedenti di turbativa, alle manifestazioni sono sottratte le piazze e le vie principali del centro storico. In caso di manifestazioni a rischio, infine, potranno prevedersi specifiche “forme di garanzia” a carico dei promotori e degli organizzatori. Una sorta di fondo a copertura di eventuali danni, come disposto da una ordinanza ministeriale.
“Va precisato, inoltre” ha aggiunto il Questore Amalia Di Ruocco “che tre giorni prima lo svolgimento della manifestazione occorre dare il preavviso in Questura. E questa è una norma che tutti devono rispettare”. Niente più divieti né “zone rosse”, dunque. “La legge prevede il diritto a manifestare” continua Di Ruocco “noi lo garantiamo, ma nello stesso tempo lo discipliniamo”.
In fin dei conti, ha concluso il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, abbiamo tutti lo stesso obiettivo: “Teramo deve tornare ad essere la città tranquilla che è sempre stata”.