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Agnello made in Teramo: sale la domanda

Teramo. Sono stati raggiunti risultati importanti nell’ambito delle iniziative volte a tutelare e promuovere l’agnello delle colline teramane. Si prevede per l’anno in corso una produzione che si attesta sulle settemila unità, un’offerta che potrebbe anche non tener testa alla domanda, a fronte del crescente interesse sia dei piccoli commercianti sia della grande distribuzione Organizzata per i capi provenienti da greggi allevati e mattati nella provincia di Teramo.

È quanto sostiene il Consorzio per la Valorizzazione dell’agnello dei Monti Teramani, istituito due anni fa con il supporto della Coldiretti Teramo e con l’obiettivo di tutelare questo importante prodotto di nicchia attraverso un disciplinare che certifica la produzione e offre al consumatore finale garanzie sui metodi di allevamento, sulla qualità e sulla provenienza delle carni.

“Attraverso l’attività del Consorzio” spiega Ezio Di Donato “garantiamo la genuinità di un prodotto che rischia spesso di subire contraffazioni a causa dell’elevato numero di allevatori che reimmatricolano agnelli provenienti dall’est dell’Europa. La produzione del vero agnello certificato avviene completamente in aziende collocate nel territorio della Provincia di Teramo, i prodotti sono ottenuti secondo metodi di allevamento tradizionale, ovvero da greggi allevati allo stato brado. Entro una settimana dalla nascita gli agnelli vengono registrati in anagrafe e lo svezzamento avviene con il solo latte naturale della madre, le pecore madri sono mantenute al pascolo per l’intero anno e la consegna delle carni avviene nell’arco di sole sei ore con il marchio di garanzia CEE. Dopo tanto rigore e impegno siamo pertanto soddisfatti del crescente apprezzamento per quello che è il vero prodotto nostrano”.

Si sta concretizzando inoltre l’intento di “destagionalizzare” la commercializzazione del prodotto normalmente concentrata nei periodi legati alle festività pasquali e natalizie proprio grazie alla crescente richiesta. Questa carne ovina infatti ha un basso contenuto calorico ed è altamente digeribile, ricorda il Consorzio, ed è pertanto un alimento consumabile durante l’intero corso dell’anno.