L’operaio, infatti, identificato e controllato ad un posto di blocco avrebbe manifestato un atteggiamento sospetto, tanto da indurre gli agenti ad effettuare delle successive perquisizioni: prima personale (senza trovare nulla) e poi domiciliare. In casa, gli agenti della Polstrada hanno rinvenuto, all’interno di una scrivania, in sala da pranzo, tre piccoli involucri di cellophane, contenenti complessivamente 9 grammi di cocaina. Al momento della perquisizione, in casa, c’era anche il figlio 25enne dell’operaio, che con una banale scusa avrebbe cercato di allontanarsi. A quel punto è stato perquisito anche il giovane, che aveva nascosto all’interno degli slip un piccolo panetto di hashish del peso di 24 grammi. Per padre e figlio, dunque, è scattata la denuncia.